Fa discutere la docuserie di Harry e Meghan appena uscita a puntate sulla piattaforma americana Netflix.

Buckingham Palace sta cercando di ignorare l'indiscutibile evento mediatico, a lungo preparato a colpi di trailer e anticipazioni, ma le accuse che piovono dai Sussex sono pesanti. 

La famiglia reale, ha sottolineato Harry, non ha capito che Meghan aveva bisogno di protezione dopo alcuni titoli razzisti usciti sui tabloid oltre al continuo assalto dei paparazzi. Il motivo? «C'è un enorme livello di pregiudizio inconscio», nella famiglia reale, dice il secondogenito di Re Carlo III.

A Londra fa indignare anche l’inchino quasi “scimmiottato” e platealmente esagerato dall’ex attrice americana, che ricorda così uno dei primi incontri con la Regina. Il “curtsy”, il segno di riverenza nei confronti del sovrano, è un gesto molto sentito dagli inglesi, che non apprezzano la malcelata ironia. Tanto più considerando la recente scomparsa della sovrana. «Questa è una vera monarchia», ha commentato una fonte di Palazzo: «Harry e Meghan non hanno capito che non si tratta di interpretare un ruolo».

Nei primi tre episodi la storia di Harry e Meghan si ferma alla vigilia del loro matrimonio nel maggio 2018. A giorni invece arriverà la seconda parte della docuserie destinata a suscitare nuove polemiche concentrandosi sullo strappo tra i Sussex e la famiglia reale.

Secondo il Times nessuno dei reali “senior” sarebbe stato contattato per commentare il contenuto della serie e in qualche modo rendere la sua versione. Smentendo la dichiarazione che apre il documentario di Netflix: «I membri della famiglia reale hanno rifiutato di commentare il contenuto della serie».

(Unioneonline/D)

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