Atteso nelle sale per la fine dell’anno, “Il Gladiatore 2” punta a far breccia dopo oltre vent’anni tra coloro che apprezzarono il classico dei primi anni duemila e il nuovo pubblico desideroso di rivivere la Roma antica con l’ausilio della più moderna tecnologia cinematografica, fra architetture imponenti e letali scontri all’arma bianca.

Come sappiamo, il leggendario protagonista del primo film interpretato dal neozelandese Russell Crowe, che deve proprio al ruolo di Massimo Decimo Meridio gran parte della sua fama internazionale, non farà il suo ritorno nel prossimo episodio.

Al suo posto troveremo Paul Mescal, attualmente sulla cresta dell’onda per il successo riscontrato nel cinema d’autore, come avvenuto con l’emozionante “Aftersun”. Durante gli appuntamenti del CinemaCon di Las Vegas, La Paramount Pictures ha svelato il logo e il titolo ufficiale di questo atteso sequel, che si chiamerà semplicemente “Gladiator II”.

La pellicola sarà ambientata quindici anni dopo gli eventi conosciuti in passato, con Mescal nei panni di Lucio Vero ormai diventato adulto. Per chi non ricordasse, parliamo del figlio dell’imperatore Commodo, lo stesso che abbiamo visto ne “Il Gladiatore” seguire le gesta di Massimo e che verrà salvato insieme alla madre Lucilla per sfuggire alle ire di suo padre. Oltre a Mescal troveremo nel cast anche le star Denzel Washington e il duo Joseph Quinn-Fred Hechinger che interpreteranno i co-imperatori Caracalla e Geta.

Non essendo stata ancora resa nota la trama, sembra che alcuni storici si siano dilettati nel frattempo formulando eventuali teorie: History Hit ha riunito di recente gli archeologi Simon Elliott e Tristan Hughes per chiarire in che misura i reali trascorsi storici condizioneranno le premesse narrative del titolo. Trattandosi di un’epoca risalente alla dinastia degli imperatori Severi, collocata tra il 193 e il 235 e in cui compare anche l’imperatore Caracalla, si ipotizza che l’ambientazione del film possa essere quella del Nord Africa o della Britannia.

Firmando anche stavolta la regia, il noto director Ridley Scott non ha mai nascosto tuttavia nelle occasioni passate il suo scarso interesse per l’accuratezza storica: si sconsiglia pertanto di non scommettere troppo sull’assoluta fedeltà dei contenuti che andremo a vedere in sala. Dispiacerà sapere inoltre che il celebre compositore Hans Zimmer, autore della prima colonna sonora, non ha curato le musiche del sequel, cedendo il posto al collega Harry Gregson-Williams.

Sull’argomento, Zimmer ha chiarito esplicitamente le sue posizioni: «È davvero molto semplice. Ho già creato quel mondo. E penso di averlo fatto bene. Tutto ciò che farei sarebbe mettermi nella posizione di provare a ripetermi, cosa che non voglio fare, o essere massacrato dalla critica che dice che non l'hai fatto così bene come la prima volta. Abbiamo una lotta tra gladiatori in Dune - Parte due, giusto? Abbiamo una lotta di gladiatori in Il gladiatore, ovviamente, ma non potrebbero essere più diverse. Mi piaceva l'idea di andare avanti e non essere paragonato al mio stesso lavoro. In un modo o nell'altro ne avevo abbastanza, dopo aver fatto tre film su Batman, quattro sui Pirati dei Caraibi o quattro su Kung Fu Panda. E Il gladiatore occupa un posto speciale nel mio cuore». 

A mantenere alto l’ottimismo è invece il feedback ricevuto dai produttori lo scorso febbraio dopo aver visto in anteprima alcune immagini del film: stando a quanto rivelato da Deadline, è stata soprattutto la qualità su schermo ad aver lasciato i presenti letteralmente “sconvolti”. Speriamo inoltre che ulteriori dettagli - sia di natura estetica che inerenti alla trama - possano trapelare dall’uscita del primo trailer ufficiale, alzando ancor più l’asticella sulle aspettative per un titolo che dovrà vedersela con un capostipite piuttosto ingombrante.

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