18 novembre 2020 alle 20:13aggiornato il 18 novembre 2020 alle 20:19
"No ai negazionisti in terapia intensiva": provocazione eccessiva?
Fa discutere la provocazione di un economista in Svizzera che propone di ridurre il problema terapie intensive al collasso registrando il nome degli scettici del Covid-19 e, "qualora fossero infettati dal virus, non accordare loro un letto nei reparti di cure intensive in caso di carenza di posti". Secondo lui "tale modo di procedere potrebbe servire da segnale". Provocazione giusta o eccessiva?
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