Le sigarette elettroniche sono diventate una moda giovanile ma anche una "tendenza" per fumatori (o ex fumatori) di sigarette convenzionali. L’introduzione ed il successo commerciale nascono da una strategia di marketing che evidenzia come siano meno dannose (95%) di quelle tradizionali e come rappresentino la soluzione migliore alla dipendenza dal fumo.

Quali effetti sulla salute? L'introduzione recente non permette un'adeguata quantificazione: studi a lungo termine ci permetteranno di definire il loro profilo di sicurezza. Dati iniziali mostrano già come siano in grado di influenzare negativamente il sistema cardio-vascolare con un aumentato rischio di infarto e ictus 5-10 anni dopo l’inizio dell'esposizione.

Analisi tossicologiche sulle sigarette elettroniche hanno evidenziato elevate concentrazioni di cancerogeni e tossine che possono determinare alterazioni anche a carico dei polmoni e del sistema nervoso.

Altro dato allarmante è rappresentato dal fatto che molti fumatori passati alle sigarette elettroniche con l'obiettivo di smettere di fumare sono diventati utenti doppi (sigaretta elettronica e convenzionale), peggiorando la loro esposizione tossica.

L’età di inizio dell’esposizione alle sigarette elettroniche è generalmente inferiore a quella per il tabacco: il consumo inizia spesso all'età di 13 o 14 anni, con incremento del 7% tra bambini e adolescenti dal 2016 al 2023.

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