Sono gli ultimi giorni di campagna elettorale in Sardegna. E i toni si infiammano: non solo il «trogloditi» della Todde in riferimento all’audio sessista del candidato del centrodestra in Gallura Pietro Pinna, anche Elly Schlein affila la lama e attacca frontalmente Paolo Truzzu.

«Non è accettabile che in una terra come questa di lotta e valori si candidi qualcuno che non ha il coraggio di dire che è antifascista», afferma a proposito del candidato presidente FdI. Poi si rivolge a Todde: «Alessandra, ora siamo insieme non solo perché ci stimiamo e ci vogliamo bene, ma perché vedo nei tuoi occhi la mia stessa visione. Noi siamo antifascisti».

Truzzu nel mirino anche per aver definito “totalitaria” Michela Murgia: «Ho trovato vergognose, da chi si tatua Trux sul braccio e non si definisce antifascista, le parole su di lei. Murgia mi ha insegnato cosa è l’amore dentro all’amicizia, ha sempre costruito unità. Non si permetta Truzzu di usare queste parole per una donna straordinaria, sarda e antifascista».

Quindi l’appello alla platea di militanti ed elettori a convincere gli indecisi: «Passate in rassegna la rubrica e chiamate tutti, siamo all'ultimo miglio serve il contributo di tutti per battere questo centrodestra disastroso che ha governato la Sardegna. Non dipende da noi, che veniamo dal continente, ma dipende da voi che vivete la vostra terra tutti i giorni, voi lo sapete chi è sfiduciato e non vuole andare a votare, a loro dovete rivolgervi».

Poi, rispondendo alle domande di Luca Telese, un riferimento a Soru: «Nel centrosinistra non ci sono due coalizioni in campo, ce n’è solo una. L’unico modo per battere la destra è votare Alessandra Todde e farla diventare la prima presidente donna della Regione».

(Unioneonline/L)

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