Sardigna Natzione non si presenterà con propri candidati alle elezioni regionali del prossimo 25 febbraio.

«Non ci sono le condizioni per presentare le nostre liste, ma presenteremo un programma elettorale», annuncia in una nota il leader del movimento indipendentista Bustianu Cumpostu.

L’indipendentismo in questi ultimi 5 anni è morto, «ha perso la sua ragion d’essere», ha perso «orizzonti, idealità», ed è giunto «il momento della riflessione», spiega Cumpostu.

«È come se gli anticorpi della dipendenza e della sudditanza siano stati riprogrammati su altri orizzonti e altri obiettivi. Complottismi, guerre e ideologismi hanno imposto trincee diverse da quelle dell'indipendentismo. La lotta per i diritti del popolo sardo sembra aver perso importanza rispetto a quella per i diritti di altri popoli o di schieramenti ideologici», prosegue Cumpostu.

Sardigna Natzione ha anche pensato per un po’ di proporre «una lista di testimonianza, avremmo potuto anche proporre o accettare le proposte per formare una lista strettamente indipendentista con piccole organizzazioni, ma il nostro progetto è la Casa Comune dei Sardi, che raccoglie tutti coloro che si sentono prima di tutto sardi e sono disposti a combattere contro lo Stato negatore dei diritti del nostro popolo».

Ma alla fine ha constatato con amarezza che questo è «il momento della riflessione». Conclude Cumpostu: «Preferiamo attendere in riva al fiume dell’indipendentismo, attendere le navicelle degli indipendentisti che hanno perso la rotta con la speranza che la ritrovino e tornino indietro per risvegliare la speranza di libertà del popolo sardo e di sovranità sul proprio territorio e sulla propria storia».

(Unioneonline/L)

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