Il Psd’Az si riunisce ad Arborea per la due giorni di congresso nazionale, un congresso che ridefinisce natura e soprattutto alleanze del partito. Nazionali, da valutare se mantenere il rapporto privilegiato con la Lega, e locali, a partire dalla scelta (ancora non fatta) sulle amministrative di Cagliari.

Nel documento firmato Christian Solinas si afferma che «con la sconfitta della coalizione di centrodestra, civico e sardista alle ultime elezioni regionali, il Partito – liberato dal peso del governo ed in una prospettiva di legislatura all’opposizione – potrà soddisfare finalmente l’esigenza avvertita da tempo di una profonda riflessione sulle ragioni e sulla ridefinizione complessiva del patrimonio politico-programmatico e ideologico del PSd’Az».

«Siamo in campo», conferma Christian Solinas facendo riferimento a sé stesso e al presidente nazionale del partito Antonio Moro, che si candidano dunque nuovamente alla guida del partito.

Si apre una stagione di transizione, nel corso della quale il Psd’Az in sostanza lascia intendere che, pur essendo all’opposizione, terrà mani libere in consiglio regionale. Il partito farà «opposizione costruttiva» e dovrà «ripensare al tema delle alleanze.

I punti fermi individuati da Solinas nella scelta delle alleanze sono due: «recuperare e rafforzare il rapporto con tutte le forze politiche europee federaliste»; «contrastare le forze politiche orientate ad esaltare l’Europa economica e tecnocratica di matrice progressista»; «rigettare alleanze con forze anti-federaliste e con tutti i micro movimenti indipendentisti di sinistra».

(Unioneonline)

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