C’è già l’ombra dei ricorsi sulle Regionali in programma tra circa tre mesi. La ragione potrebbe essere la mancata attuazione dell’articolo 8 della legge regionale statutaria del 2013 che prevede la scelta dei candidati delle coalizioni attraverso elezioni primarie (regolate con disciplina autonoma purché nel rispetto di principi di trasparenza e democraticità).

Oggi i Progressisti hanno illustrato una proposta di legge per l’applicazione dell’articolo 8 in via transitoria già nella tornata del 2024. Una proposta per promuovere per legge ciò che il campo largo che ha indicato Alessandra Todde (M5S) candidata governatrice non ha accettato di fare: le primarie. Motivo per cui il partito di Massimo Zedda oggi sostiene la discesa in campo di Renato Soru.

Ma per essere discussa, la proposta dei Progressisti dovrebbe entrare in Aula con la procedura d’urgenza prevista dall’articolo 102 del regolamento del Consiglio regionale, e questo presuppone che tutti i capigruppo di maggioranza e opposizione siano d’accordo. Cosa molto difficile perché, da sempre, il partito dell’attuale candidata del Campo largo, il M5S, ha posto la contrarietà alle primarie quale condizione per far parte della coalizione. E non c'è motivo per cui il centrodestra presti il fianco a una soluzione che potrebbe avere l’effetto di ricompattare il centrosinistra. Se le cose stanno così, ha dichiarato oggi l’ex parlamentare dei Progressisti Luciano Uras, «chi non acconsentirà alla procedura d’urgenza se ne assumerà tutte le responsabilità. Ciò che dispone la statutaria è vincolante per le istituzioni. Non si può far finta di nulla e approvare il principio del ricorso alle primarie per la scelta dei candidati risolverebbe i problemi di tutti gli schieramenti, non solo del centrosinistra».

Secondo Zedda «il Consiglio è obbligato a pronunciarsi, il rischio è mandare sub iudice le prossime elezioni regionali perché qualsiasi cittadino sarebbe legittimato a presentare ricorsi per la mancata applicazione della legge, anche prima delle elezioni, magari subito dopo la convocazione di comizi elettorali».

Per il capogruppo Francesco Agus, «il tema è prima di tutto politico: c’è il rischio che il prossimo Consiglio regionale venga eletto da un terzo del corpo elettorale. La nostra proposta mira a garantire il principio della partecipazione democratica previsto espressamente dalla legge statutaria».

Esiste un’altra proposta per l’attuazione dell’articolo 8 della statutaria ed è firmata dai Riformatori, ma ancora non è stata depositata.

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