«Una goliardata». Che qualcuno, sostiene, in questa fase della campagna elettorale ha voluto ritorcergli contro: «Forse perché  hanno visto il consenso che sto riscuotendo». 

Pietro Pinna non si tira indietro: «Sì, quegli audio li ho inviati io a un amico. Ma era uno scherzo». Ex militare in pensione, 56 anni, è candidato al consiglio regionale con la Dc di Rotondi (centrodestra) nel collegio della Gallura. Ed è lui a parlare dei tour nei paesi in compagnia di sei donne «molto belle che mi sostengono durante i miei incontri con le persone. Se ti presenti da solo», dice nel vocale, «sei un cane bastonato che parla. Invece con queste sei miei amiche, molto belle. Due sono vestite in pantaloni in pelle e stivali, due in minigonna e due leopardate, con delle camicie belle aperte che fanno un bel vedere». 

Quei messaggi hanno fatto il giro delle chat di whatsapp. E sono arrivati anche alla candidata alla presidenza per il Campo largo, Alessandra Todde, che li ha definiti «una vergogna assoluta». 

Pinna spiega: «Sono una persona ironica che da sempre scherza con gli amici, rispettando chiunque. Quanto alle donne,  sono tante le sostenitrici che mi stanno supportando in questa fase pre voto. Mai mi permetterei di oltraggiarne la figura».

Non arretra, il candidato, e rilancia: «La parte offesa sono io», accusa, «erano contenuti inviati a uno che pensavo fosse amico,  ma amico non era». Quindi non è vero quanto contenuto negli audio? «No, certo che no». 

La sottolineatura, poi: «Ora tutti stanno a parlare di questi vocali. Ma non si dice che sto lavorando per ascoltare le persone, i lavoratori, i pastori, in una campagna elettorale a 360 gradi. Porterò le loro istanze in consiglio regionale». Dove conta di essere eletto: «Beh, se uno si candida, ambisce a essere eletto», sottolinea Pinna, «sono una persona stimata e benvoluta da tutti». 

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