V entisei, ventisei volte. No, no, non sono le marachelle confessate al sacerdote (a proposito, grazie per esserci, non lo evidenziamo mai abbastanza). Sono le indicazioni nel bugiardino della nuova “pillola” per i cagliaritani. Avanti un altro nel teatrino di fine anno. Il bugiardino è arrivato a sorpresa nella cassetta delle lettere di molti contribuenti. Orfani di Babbo Natale ma alleggeriti di qualche centinaia di euro, l'importo della Tari imbucata nella stessa cassetta il giorno della tredicesima (per chi ce l'ha), quando leggi sulla cartella che dovevi pagarla entro ottobre. Sì, certo, succede da anni, così sgombriamo subito il campo dal colore della politica e dal Covid-19, coperchio buono per tutto e tutti.

Ci stiamo facendo il callo alle news dal teatrino. Per esempio, ci avevano raccontato, a reti unificate, che la Befana (che non è la Azzolina, evidentemente) ci avrebbe portato caramelle, carbone e la riapertura delle scuole superiori. Al 50%, giusto per non spararla troppo grossa. Facile prevedere come andrà, nonostante il Cts (sorpresona) abbia detto sì. Anche perché il film l'abbiamo già visto. Sei mesi a piazzare crocette nel pavimento di aule, bagni e corridoi e poi tutti in carrozza, mascherati ma ammassati. Capienza all'80%, per lavare le coscienze dei padroni delle ferrovie. Bus e metro sempre quelli sono. O ci siamo illusi che qualche messia abbia moltiplicato pani e pesci in pieno smart working? E poi, si sa, i ragazzi proprio non ce la possono fare a mantenere le distanze. Già, i ragazzi. Pagano sempre loro.

C hiedetelo ai vigili urbani di Sassari, tra i più cattivi d'Italia: con 400 euro a botta finisce che con le multe del Dpcm rimettiamo a posto l'ex Turritania. Che sarebbe pure una bella cosa. Chissà se qualche verbale, dalle parti di piazza d'Italia, lo hanno contestato anche ai poveri anziani costretti ad assembrarsi fuori dalle poste, al freddo e al gelo, anche per ritirare la pensione (talvolta l'elemosina) di Stato.

Dal capo di sopra a quello opposto. I rifiuti indifferenziati, da domani o giù di lì, vanno smaltiti solo 26 volte all'anno, due al mese. Per chi sgarra (c'è il codice da guardia) niente sconti. Di quanto? Boh. Di sicuro spariranno i bidoni del secco. Davanti ai grandi condomini, al posto di una dozzina di contenitori, sul marciapiede spunteranno sì e no 150 - centocinquanta - mastelli. Quanto impiegheranno gli operatori a svuotarli? È una variabile calcolata nel rapporto costi-benefici? E il costo sociale del traffico, quel giorno lì paralizzato nelle vie dei palazzi? Buonsenso? Che c'azzecca il buonsenso quando c'è da far quadrare i conti. I nostri ragionieri hanno fatto due calcoli e così è deciso. Tenetevi l'aliga in casa. I forni di Macchiareddu costano. Vi siete sempre lamentati per la Tari più cara d'Italia. E poi c'è da salvare il mondo, contribuiamo con spazzatura e piste ciclabili. Bloccate da un anno in attesa di giudizio (il collaudo). Dubbione: quanto ha pesato la politica e quanto invece ci ha messo lo zampino la burocrazia? Di sicuro Cagliari, ultima arrivata al traguardo della differenziata, sul fronte-rifiuti (sinistra, centro e ora destra condividono le responsabilità) non ingrana. A proposito della santa alleanza tra politici e burocrati (o è il contrario?), migliaia di imprese, in Italia e in Sardegna, aspettano lumi e denari per tirare a campare. Capita invece che progetti di spesa dai nomi che già portano un po' di sfortuna (tipo (R)esisto) finiscano nei congelatori (non quelli dei vaccini, sperando arrivino presto) in attesa di «integrazioni e successive pubblicazioni».

Consoliamoci con i buoni propositi per il 2021, in arrivo da Zingaretti, Grillo, Di Maio, Salvini, Meloni e via via socializzando tra Instagram e Facebook. Con la tiritera, a proposito di iella (cito il “Caffè scorretto” di Celestino Tabasso), sul prossimo anno che sarà migliore. Già in questo, da marzo, doveva andare tutto bene. In attesa di capire - la sfida delle sfide - chi la farà più lontano tra Conte e Renzi. E, soprattutto, visto che non vogliamo il Mes, se la sanità riuscirà giustamente a rosicchiare qualcosa, nel Recovery plan, rispetto ad altre voci imbarazzanti. Auguri, ne abbiamo tanto bisogno. E che questa lunga notte porti consiglio a tutti noi. Ma proprio a tutti.

EMANUELE DESSÌ
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