Sale vertiginosamente il bilancio delle vittime del forte terremoto che ieri sera ha colpito Iran, Iraq, e si è sentito fino a Dubai.

In Iran le vittime sono diverse centinaia, e oltre 2mila i feriti, mentre nel Kurdistan iracheno i morti sono almeno 11.

Nella provincia iraniana di Kermanshah sono stati indetti tre giorni di lutto.

"L'obiettivo dei responsabili ora è quello di accelerare gli aiuti e di soccorrere le persone rimaste intrappolate sotto le macerie", ha dichiarato la guida suprema iraniana Seyyed Ali Khamenei, che ha chiesto a esercito e Pasdaran di intervenire nelle aree colpite.

Il ministro dell'Interno, Abdolreza Rahmani Fazli, ha invece riferito che sono stati allestiti ospedali da campo e che nelle aree rurali "prevedono altre vittime"

Il sisma, di magnitudo 7.2 della scala Richter e con epicentro a una trentina di chilometri dalla città di Halabja, ha fatto scattare l'emergenza: le persone sono scese per strada, mentre le autorità diramavano l'avviso di rimanere in zone aperte, di non rientrare nelle abitazioni e di non usare gli ascensori.

In alcuni villaggi sono difficili i soccorsi, a causa di crolli che impediscono alle squadre di raggiungerli.

(Redazione Online/s.s.)

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