"Siamo di fronte alla sfida centrale per l'umanità. Il cambiamento climatico è una questione essenziale".

Con queste parole la cancelliera tedesca Angela Merkel è intervenuta alla conferenza internazionale sul clima (COP23) dell'Onu in corso a Bonn.

La conferenza di Parigi del 2015, in cui è stato raggiunto un importante accordo sulla riduzione delle emissioni inquinanti, ha avvertito, "è stata solo un punto di partenza": i Paesi industrializzati devono fare di più, dato che gli impegni finora presi "non sono sufficienti" per raggiungere l'obiettivo fissato di mantenere il riscaldamento globale fra 1,5 e 2 gradi.

"Sono convinta - ha detto - che i paesi industrializzati devono dare un maggiore contributo perché hanno la capacità di portare avanti il progresso tecnologico e perchè hanno avuto una responsabilità storica nell'accrescere le emissioni di CO2".

La cancelliera ha poi espresso apprezzamento per la circostanza che gli Stati Uniti d'America si impegnino per il rispetto dell'accordo di Parigi, "nonostante la posizione di Donald Trump, che ha annunciato di volerne uscire", come reso noto negli scorsi mesi.

All'appuntamento è intervenuto anche il presidente francese Emmanuel Macron, dichiarando: "La Francia farà la sua parte".

Il capo dell'Eliseo ha detto che "adesso l'accordo di Parigi va messo in pratica" e ha affermato che il 12 dicembre nella capitale francese "si dovranno avere i primi risultati concreti" dell'intesa

(Redazione Online/F)

© Riproduzione riservata