I Mondiali in Qatar continuano a sorprendere: un uomo ha invaso il campo durante i primi minuti del secondo tempo di Portogallo-Uruguay. Il protagonista dell’accaduto è l'italiano Mario Ferri, meglio conosciuto come "Falco".

Il giovane, famoso per le sue irruzioni sul terreno di gioco durante le partite di calcioaveva sulle spalle la bandiera arcobaleno a sostegno dei diritti delle comunità Lgbtq+. Sulla sua maglietta invece spiccava il simbolo di Superman e un doppio messaggio: “Save Ukraine” davanti e “Respect for iranian women” sulla schiena.

Al 52' del match, dopo aver attraversato di corsa il campo per circa 30 secondi davanti ai giocatori, Ferri è stato letteralmente placcato a terra da uno steward e poi scortato dalla polizia fuori dal campo per poi essere rilasciato: nei confronti dell’italiano non è stato preso alcun provvedimento.

Classe 1987, al Mondiale 2014 in Brasile Ferri era sceso in campo durante Belgio-Stati Uniti con una maglietta con le scritte “Salva i bambini delle favelas” e “Ciro Vive”, in omaggio a Ciro Esposito, il tifoso del Napoli ucciso da un colpo di pistola prima della finale di Coppa Italia del 2014.

È la prima volta che si verifica un’azione del genere in un match dei Mondiali in Qatar, dopo tutte le polemiche in merito al rispetto dei diritti e al trattamento delle persone della comunità LGBT+. Nonostante Fifa abbia assicurato che negli stadi sarebbero state tollerate bandiere o indumenti con i colori dell'arcobaleno, nei fatti le forze di sicurezza li hanno ritirati a più riprese.

(Unioneonline/v.f.)

© Riproduzione riservata