Alfie Evans è un bimbo di un anno, vive a Liverpool, ed è in coma - a causa di una grave patologia - da otto mesi.

I medici, che fino a questo momento lo hanno curato, hanno consigliato ai genitori di staccare la spina.

E la sua storia non può non riportare alla memoria quella di Charlie Gard, il bimbo britannico malato terminale di sindrome da deperimento mitocondriale, al centro di una lunga battaglia legale tra i suoi genitori, Chris e Connie (che avrebbero voluto sottoporlo a una cura sperimentale negli Stati Uniti) e il Great Ormond Street Hospital di Londra che si è sempre opposto perché lo aveva dichiarato "incurabile".

Anche Alfie soffre di una malattia molto simile al piccolo Charlie e i genitori - dopo il parere di diversi medici - hanno deciso di affidarsi allo stesso neurologo americano, Michio Hiran, che ha tentato fino all'ultimo di salvare il bimbo britannico.

"Mi avevano detto che aveva solo due ore di vita, era dicembre ma nostro figlio è ancora vivo", ha raccontato con un filo di speranza la mamma del piccolo Alfie.

(Redazione Online/s.a.)

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