Altissima tensione in Medioriente, con l’Iran pronta a “vendicare” le guardie della rivoluzione rimaste uccise nel raid attribuito a Israele compiuto contro il consolato di Teheran nella capitale siriana Damasco.

L’allarme di un “attacco imminente” contro lo Stato ebraico da parte della Repubblica islamica o di gruppi filo-iraniani è stato lanciato dall’agenzia Bloomberg, che cita fonti americane.

Secondo le fonti, il potenziale attacco potrebbe essere messo in atto con missili ad alta precisione oppure con droni e potrebbe avere come target obiettivi “militari o governativi”.

Conferme dell’imminente rappresaglia (del resto annunciata anche dall’ayatollah Khamenei) sono arrivate anche dal presidente Usa Joe Biden. «L’Iran sta minacciando di lanciare un attacco significativo contro Israele», ha detto il numero uno di Washington, promettendo di restare a fianco dell'alleato contro la minaccia.

«Come ho detto al  primo ministro Netanyahu - ha dichiarato Biden - il nostro impegno per la sicurezza di Israele contro queste minacce provenienti dall'Iran e dai suoi alleati è ferreo. Faremo tutto il possibile per proteggere la sicurezza di Israele».

(Unioneonline/l.f.)

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