Carles Puigdemont non comparirà domani, 26 ottobre, di fronte al Senato spagnolo per argomentare le sue ragioni prima che venerdì venga votato il ricorso all'articolo 155 della Costituzione.

Lo ha comunicato Carmer Forcadell, presidente del Parlamento catalano, dopo che diversi esponenti del governo regionale avevano confermato la sua presenza.

"Rajoy ha già deciso, dunque è inutile andare", sarebbe secondo indiscrezioni il ragionamento del presidente della Catalogna.

Venerdì il Senato spagnolo accoglierà la proposta del premier di commissariare la regione. Parallelamente, il parlamentino catalano si riunirà per decidere quale risposta dare a Madrid.

Intanto oggi, in Parlamento, ha parlato nuovamente Mariano Rajoy: "La priorità è ripristinare la normalità e la legalità in Catalogna, ed evitare ulteriori danni economici alla Regione".

Oltre mille aziende infatti hanno spostato la propria sede fuori dalla Catalogna per evitare la crisi che sarebbe causata dalla dichiarazione d'indipendenza.

E di fronte ai partiti, come Podemos, che gli chiedono di trattare e avviare negoziati, Rajoy ha risposto che "l'unico dialogo che ha chiesto finora Puigdemont ha avuto come obiettivo quello di imporre le sue tesi indipendentiste, e l'unica possibile reazione che ci ha lasciato è l'attivazione dell'articolo 155".

A votare assieme ai Popolari per l'articolo 155 ci saranno anche i socialisti e Ciudadanos.

(Redazione Online/L)
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