In Myanmar, nella sola città di Yangon, le forze di sicurezza birmane hanno ucciso ieri 59 manifestanti e ferito altri 129 negli scontri durante le proteste anti-golpe.

Lo riferisce il sito di informazione birmano Myanmar Now, citando fonti di tre ospedali dell'ex capitale e aggiungendo che gli stessi dottori credono che il bilancio sia ancora più alto.

Se la notizia fosse confermata, la giornata di ieri sarebbe la più sanguinosa dall'inizio delle manifestazioni contro il colpo di Stato del primo febbraio.

Ieri nel quartiere di Hlaing Tharyar è stato aperto il fuoco su dei dimostranti che affrontavano la polizia con coltelli e bastoni.

I militari affermano di aver instaurato oggi la legge marziale in due aree di Yangon dopo che la folla avrebbe aggredito uomini d'affari cinesi.

Uno dei leit motiv dell'opposizione di piazza è la convinzione che la Cina appoggi i militari golpisti.

(Unioneonline/F)
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