Il cancelliere austriaco Sebastian Kurz e il suo governo conservatore di minoranza sono stati sfiduciati in Parlamento dal voto congiunto delle opposizioni.

La sfiducia giunge 10 giorni dopo lo scandalo soprannominato "Ibizagate" che ha travolto l'ormai ex leader del partito di estrema destra FPÖ, Heinz-Christian Strache, che si è dimesso da vice-cancelliere decretando la fine della coalizione di governo con il partito conservatore di Kurz. Strache era infatti al centro di un video in cui parlava di scambi di favori e "trucchi" per aggirare le regole sui fondi elettorali con una sedicente ereditiera russa.

Quello odierno rappresenta un voto senza precedenti in Austria: la sfiducia è stata ottenuta con i voti dei socialdemocratici e del partito nazionalista FPÖ, ed è la prima volta nel dopoguerra che un voto di sfiducia nei confronti di un capo del governo ottiene in Austria un risultato vincente.

Il cancelliere è accusato di avere sfruttato le accuse di corruzione contro Strache per indire elezioni anticipate ed escludere dal governo i ministri del Fpoe, per prendere il controllo assoluto dell'esecutivo.

Secondo la Costituzione austriaca, il presidente Alexander Van der Bellen dovrà ora nominare un governo tecnico che porti il Paese alle elezioni, che dovrebbero avere luogo a settembre. Come possibile candidato per un mandato breve si pensa all'ex commissario europeo per l'Agricoltura Franz Fischler, ma non ci sono al momento conferme ufficiali.

Ieri, nonostante il terremoto politico, il partito popolare di Kurz ha vinto le europee.

(Unioneonline/v.l.)
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