Tre cittadini israeliani sono morti ed altri otto sono stati feriti in un attentato avvenuto questa mattina a Gerusalemme.

L’attacco con armi da fuoco è avvenuto alla fermata del tram all’ingresso della città, sul boulevard Weizman. I due attentatori, due palestinesi di Gerusalemme est, sono arrivati in automobile: sono scesi dalla vettura e hanno aperto il fuoco impugnando un fucile M-16 e una pistola. Sono stati entrambi uccisi grazie all’immediato intervento di due soldati che si trovavano sul posto e di un civile.

Le vittime israeliane sono due donne di 24 e 67 anni (la prima incinta) e un rabbino di 73, quattro feriti sono in condizioni gravi, ha riferito il direttore del Magend David Adom (equivalente locale della Croce Rossa) Eli Bin.

L’attentato è stato rivendicato da Hamas, che nel comunicato ha invocato «un’escalation della resistenza» contro Israele. «Questa operazione è una risposta naturale ai crimini senza precedenti dell'occupante nella Striscia di Gaza e contro i bambini a Jenin».

«Attivisti di Hamas hanno organizzato l'attentato. Hamas - ha detto il ministro per la sicurezza nazionale Itamar ben Gvir - ci parla a due voci: una è quella delle tregua, l'altra è quella del terrorismo'. 'Noi non dobbiamo mostrare alcuna debolezza. Con Hamas dobbiamo dialogare solo attraverso i mirini e mediante la guerra».

In risposta, Benjamin Netanyahu ha dichiarato che il governo «continuerà ad espandere la distribuzione di armi ai civili, poiché questa è una misura che si è dimostrata più volte necessaria nella guerra contro il terrorismo». Parlando con Blinken, il premier israeliano ha confermato che la guerra continuerà: «Elimineremo Hamas. Questo è lo stesso Hamas. Lo stesso Hamas che ha compiuto il terribile massacro del 7 ottobre e lo stesso Hamas che cerca di ucciderci ovunque. Continueremo questa guerra fino a quando raggiungeremo i nostri scopi».

I due attentatori sono stati identificati in Murad Nimer (38 anni) ed Ibrahim Nimer (30 anni), residenti nel rione di Tsur Baher a Gerusalemme est e detentori di carte di identità israeliane. Entrambi sono collegati a Hamas: nella loro automobile sono stati trovati centinaia di proiettili, secondo le forze di sicurezza israeliane progettavano un attentato di più grandi dimensioni.

Proprio questa mattina è stato raggiunto l’accordo per una proroga di altre 24 ore della tregua.

(Unioneonline/L)

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