No ai “bambini su misura”: si accende la protesta relativa alla fiera “Désir d'enfant”, “Desiderio di maternità”, che dopo Parigi sbarcherà a Milano nel 2022.

Una polemica sollevata inizialmente dal quotidiano della Cei, “Avvenire”, e poi ripresa in un coro di voci di critica, da destra a sinistra.

"Tra gli stand di 'Désir d'enfant', che pubblicizzano anche la maternità surrogata – spiega in un’inchiesta il giornale dei Vescovi – pure le madri hanno un prezzo. I donatori di gameti si scelgono su catalogo. E ci sono i 'trucchi' per risparmiare".

"Numerose sono le voci - scrive sempre Avvenire - che chiedono di fare chiarezza su un evento che già in Francia ha sollevato proteste per il fatto che, accanto alle tecniche ammesse dalla legislazione, ha presentato come opzioni percorribili anche la gravidanza per altri, vietata Oltralpe così come in Italia per il suo evidente contrasto con la dignità di donne e bambini".

LE REAZIONI – Maurizio Gasparri, nel comitato di presidenza di Forza Italia, ha presentato un'interrogazione urgente al ministero della Salute. Sempre da Forza Italia Annagrazia Calabria si dice "sconcertata". Proteste anche da Valeria Valente del Pd secondo la quale "questo salone va fermato". “La gravidanza surrogata – precisa Valente – in Italia è vietata, così come farne pubblicità e propaganda. È infatti una pratica fondata sulla commercializzazione sia del corpo delle donne che dei bambini, generati al solo scopo di essere comprati e venduti. Così si coltiva una cultura che rende merce e oggetti gli essere umani. Siamo ben al di là anche della schiavitù".

"Presenterò un'interrogazione parlamentare per chiedere al Ministro competente se quanto viene riferito corrisponde a verità e, nel caso, come sia possibile che l'Italia ospiti una manifestazione palesemente contraria ai principi del nostro ordinamento", dice il senatore del Pd Eugenio Comincini. 

(Unioneonline/v.l.)

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