L’hanno gettata in mare, scambiandola per una tartaruga marina, ma lei che era una testudo hermanni, una “semplice” tartaruga di terra, è morta annegata.

Accade sulla spiaggia tra Castiglione della Pescaia e Marina di Grosseto, come racconta l’associazione Tartamare, che ha ribattezzato la povera tartaruga “Marina”: l’esemplare era vicino alla riva quando alcuni turisti l’hanno visto e, credendolo in difficoltà, l’hanno gettato in mare come fosse una caretta caretta. E Marina è affogata.

«Abbiamo ritrovato il corpo della tartaruga senza nome e senza vita sulla spiaggia dopo una segnalazione che ci indicava la presenza di una tartaruga da quelle parti - racconta Tartamare - Abbiamo deciso di chiamarla Marina, come la natura della tartaruga per cui è stata tristemente scambiata, e di darle sepoltura nella duna. Marina è morta a causa dell'ignoranza. Un'ignoranza che poteva essere colmata in pochi minuti. La morte di Marina si sarebbe potuta evitare con una chiamata, prima di agire in alcun modo, a un ente competente o anche con una semplice ricerca su internet».

Quindi l’invito, sempre ripetuto: in casi simili «è doveroso informarsi prima di agire. Ma tante volte non agire è la soluzione migliore. Non tutti gli animali che incontriamo sono in difficoltà, a volte la difficoltà in cui essi si trovano può essere anche aggravata da un aiuto fornito in modo non adeguato alle circostanze».

Cosa fare dunque se avvistiamo una tartaruga marina? «Le regole sono poche e semplici: non dare fastidio in nessun modo alla tartaruga e tenere le distanze per non spaventarla, non toccarla assolutamente, chiamare immediatamente Tartamare (SOS Tartarughe +39 338 4876614) o la guardia costiera al 1530: provvederà l'autorità competente a darvi indicazioni rispetto a come comportarvi».

(Unioneonline/D)

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