Bufera su "Report". La trasmissione di Raitre è finita al centro delle polemiche dopo la puntata andata in onda lunedì sera e dedicata al vaccino contro il Papilloma virus.

Il programma di Sigfrido Ranucci ha parlato degli effetti avversi della vaccinazione contro il tumore all'utero, accusando l'Agenzia europea del farmaco (Ema) di averli sottovalutati, provocando la reazione furiosa della comunità scientifica e della politica.

I MEDICI - Il primo a esprimersi è stato Roberto Burioni, professore del San Raffaele di Milano che sta portando avanti una battaglia contro gli antivaccinisti. "Report ha dato spazio a teorie prive di base scientifica, a individui senza alcuna autorevolezza e ha mescolato sapientemente possibili tangenti e ipotesi non confermate per ottenere l'effetto di instillare timori nei confronti di una pratica medica sicura, efficace e in grado di salvare migliaia di donne da un cancro aggressivo e spesso mortale".

LA POLITICA - D'accordo con lui Matteo Renzi. Contro "Report" si è schierato anche il ministro della Salute Beatrice Lorenzin: "Diffondere paura propugnando tesi prive di fondamento e antiscientifiche è un atto di grave disinformazione. Il vaccino contro il Papilloma virus è sicuro e di grande efficacia, a differenza di quanto è stato fatto affermare, senza alcun contraddittorio, sulla tv pubblica".

La Rai ha preso le distanze dal programma, e mentre impazzano le voci su una possibile sospensione di "Report", l'azienda ha aperto un'istruttoria e la questione finisce sul tavolo della Commissione di Vigilanza.

Unica voce fuori dal coro quella dei 5 Stelle, che hanno sempre accarezzato la pancia degli antivaccinisti. "Il Pd non è intoccabile, l'Ema non è intoccabile - ha scritto Beppe Grillo sul suo blog - la libera informazione invece è intoccabile. 'Report' non chiuderà a causa della censura di regime".

LA REPLICA DI RANUCCI - Dal canto suo, Ranucci prova a giustificarsi: "L'inchiesta non è contro l'utilità dei vaccini, noi abbiamo parlato di farmacovigilanza, ossia di cosa accade quando ti inietti il vaccino e hai una reazione avversa". E sulla possibile sospensione del programma: "Sarebbe gravissimo. 'Report' non è di Sigfrido Ranucci, è dei cittadini che pagano il canone".

"REPORT NON CHIUDE" - Nella querelle è entrata anche la numero uno della Rai, Monica Maggioni. Che mette a tacere le voci di possibili, drastiche ripercussioni sulla trasmissione: "Nessuno ha mai pensato per un secondo di chiudere Report. Non è passato per la testa di nessuno", ha dichiarato la presidente di viale Mazzini.
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