"La Sardegna è contro ogni rinvio dell'obbligo vaccinale, senza se e senza ma".

Anche il presidente della Regione Francesco Pigliaru è intervenuto nel dibattito politico sui vaccini.

E lo ha fatto - dopo l'analoga presa di posizione dell'assessore alla Sanità Luigi Arru - con un post su Facebook, dove, tra l'altro, il governatore si augura che la stessa posizione della giunta isolana sia assunta e mantenuta anche "nelle altre regioni con presidenti Pd, come Campania e Puglia".

Intanto, continuano a infuriare le polemiche in seguito alla presentazione dell'emendamento di rinvio al prossimo anno scolastico dell'obbligo vaccinale per i bambini che frequentano nido e scuole materne, previsto dal decreto Milleproroghe, attualmente in fase di approvazione.

Dopo l'appello di ieri del presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri (Fnomceo) Filippo Anelli, che ha chiesto al ministro della Salute Giulia Grillo di evitare la proroga, alcune Regioni governate dal centrosinistra hanno annunciato di essere pronte a presentare ricorso alla Corte costituzionale contro la norma.

Pronti a opporsi anche i governatori di Umbria e Campania.

"Noi non arretreremo in questa conquista di civiltà e non scambieremo la salute delle persone per quattro miseri voti di movimenti minoritari, oscurantisti, antiscientifici... La Regione Umbria si doterà di una propria legge regionale mantenendo l'obbligo della certificazione vaccinale per l'iscrizione a tutte le scuole dell'Umbria", si legge in un post della governatrice Catiuscia Marini.

Sulla stessa linea il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, che ha espresso "netta contrarietà al rinvio dell'obbligo sui vaccini, che rischia di determinare un danno enorme alla salute dei più fragili e soprattutto di far arretrare una battaglia che ci ha visti impegnati con determinazione per raggiungere obiettivi di sicurezza per i nostri bambini" si legge su Facebook.

Intanto il segretario del Partito democratico Maurizio Martina ha affermato: "La decisione di Lega e Cinque Stelle e del governo di rinviare l'attuazione della legge, varata dal parlamento solo un anno fa, che reintroduce l'obbligo ai vaccini per i nostri bambini, dall'asilo alla scuola, a difesa della loro salute, è una scelta grave e inaccettabile''.

Annunciando: "Fuori dal Parlamento in queste ore sosterremo una Petizione nazionale a partire dalle nostre feste democratiche dell'unità e dai nostri circoli perché migliaia di cittadini possano condividere questa battaglia e chiedere anche così al governo di cancellare questo assurdo emendamento. Non si combatte la scienza, si combattono le malattie. Il diritto alla salute dei bambini non si rinvia".

(Unioneonline/F-l.f.)

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