Colpo di scena nel caso di Emanuela Orlandi, la ragazza di 15 anni scomparsa a Città del Vaticano il 22 giugno 1983.

Dalla Santa Sede è emerso un nuovo documento che potrebbe dare una svolta sulla vicenda.

"Ho trovato un documento uscito dal Vaticano. Ci ho lavorato mesi. È un riassunto di tutte le note spese per un presunto 'allontanamento domiciliare' di Emanuela Orlandi".

Così scrive su Facebook il giornalista Emiliano Fittipaldi.

Si tratta di un dattiloscritto che ripercorre tutte le spese sostenute dal Vaticano per la "gestione del caso Orlandi" dal 1983 al 1997, per un totale di 483 milioni di lire e si chiude con il pagamento di 21 milioni di lire per "attività generale e trasferimento presso città del Vaticano con relativo disbrigo pratiche finali".

"Leggendo il resoconto e seguendo le tracce delle uscite della nota", spiega ancora Fittipaldi, "che l'estensore attribuisce al cardinale Lorenzo Antonetti, sembra che il Vaticano abbia trovato la piccola rapita chissà da chi, e che abbia deciso di 'trasferirla' in Inghilterra, a Londra. In ostelli femminili. Per 14 anni le avrebbe pagato 'rette, vitto e alloggio', 'spese mediche', 'spostamenti'. Almeno fino al 1997, quando l'ultima voce parla di un ultimo trasferimento in Vaticano e 'il disbrigo delle pratiche finali'. Delle due l'una: o il documento è vero, e apre squarci clamorosi e impensabili sulla storia della Orlandi. O è un falso, un apocrifo che segna una nuova violenta guerra di potere tra le sacre mura".

Ancora tutta da chiarire l'autenticità di questa nota.

IL VATICANO: "DOCUMENTO FALSO E RIDICOLO" - La Santa Sede ha definito "falsa e ridicola" la documentazione.

Lo ha affermato il direttore della Sala stampa, Greg Burke.

"Il muro sta cadendo", ha scritto invece su Facebook Pietro Orlandi, il fratello di Emanuela che da sempre si batte per trovare la verità, pubblicando un post che rilancia la notizia.

Sei mesi fa aveva parlato di un documento composto da "cinque fogli, mostrati anche a Papa Francesco, che proverebbero che non sarebbe morta subito, perché datati fino al 1997".

(Redazione Online/F)

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