Dopo la tragedia del pullman precipitato dalla sopraelevata – nell’incidente sono morte 21 persone -, a Mestre c’è allarme per un altro cavalcavia, quello “Della Giustizia”. I passanti hanno segnalato intonaco pericolante, sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco. Il manufatto è uno dei manufatti cittadini più antichi e risale al primo decennio del secolo scorso: permette di superare la linea ferroviaria per Treviso e Trieste.

In queste ore, intanto, è tornato a casa in Svizzera Nico V., 28enne tedesco, il primo dei feriti nell’incidente del pullman ad essere dimesso dall’ospedale. «Non potrei accettare di scoprire che questo dolore, i morti, i feriti, siano stati causati da qualcosa da un fattore che si poteva tranquillamente evitare. Se sono qui è perché sono un miracolato», ha detto al Corriere.

«Sento di avere avuto un angelo custode che mi ha salvato la vita. Ho una ferita alla testa, molte botte, mi fa male il braccio destro. Ma sono qui...».

Nello schianto ha perso la sua bambina, Charlotte, un anno e 17 mesi, mentre la moglie 27enne, madre della bimba, è ricoverata in terapia intensiva, in coma farmacologico.

Il giovane uomo ieri ha dovuto affrontare un compito terribile: fare il riconoscimento della salma della propria figlioletta.

Della tragedia non ricorda quasi nulla.

(Unioneonline/s.s.)

© Riproduzione riservata