Lutto cittadino per l'intera giornata di oggi a L'Aquila, in occasione del nono anniversario del sisma che il 6 aprile 2009 ha raso al suolo il capoluogo abruzzese provocando la morte di 309 persone.

Diverse le iniziative per la commemorazione che si tengono in città, a partire dalla fiaccolata in ricordo delle vittime che si è tenuta questa notte.

Oggi ci sono bandiere a mezz'asta e listate a lutto sugli edifici pubblici e le sedi delle pubbliche amministrazioni presenti sul territorio comunale. Vietate, in tutte le vie e le piazze in cui si svolgono le diverse iniziative, tutte le attività che possano intralcaire l'afflusso della gente e le attività - ludiche o ricreative - in contrasto con il lutto.

Le scuole restano aperte, ma osservano tutte un minuto di silenzio durante le lezioni.

Il comune con un'ordinanza ha inoltre invitato alla chiusura tutti gli esercizi commerciali e le imprese della zona e disposto la sospensione delle attività dei cantieri.

LA FIACCOLATA - "Noi siamo la memoria che abbiamo e la responsabilità che ci assumiamo. Senza memoria non esistiamo", queste le parole dello scrittore Josè Saramago con cui il comune ha voluto ricordare, nella notte, le 309 vittime del sisma. La fiaccolata si è conclusa alla Villa Comunale, dove sono stati letti i nomi delle vittime. Poi la deposizione di una corona di fiori in piazzale Paoli, quindi la messa e la veglia di preghiera in attesa delle 3.32, l'ora in cui la terra iniziò a tremare e in cui questa notte la campana della Chiesa di Santa Maria del Suffragio ha dato il via a 309 rintocchi.

(Unioneonline/L)

I PRIMI SOCCORSI DOPO IL SISMA:

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