Una scampagnata domenicale con gli amici si è trasformata in tragedia per un ragazzino di 14 anni di Ariccia, comune dei Castelli Romani.

Fabrizio Procaccini stava tornando a casa dopo una giornata sulle spiagge del lago di Nemi, a un certo punto mentre erano tutti sul sentiero si è staccato dalla comitiva e si è arrampicato per raggiungere il punto più alto, uno strapiombo che affaccia sul lago. Ci era praticamente arrivato, ma quando è giunto in cima ha cercato di far leva sul ramo di un albero che ha ceduto e lo ha fatto precipitare per 40 metri.

Una caduta che non gli ha lasciato scampo, avvenuta sotto gli occhi degli amici, che hanno subito chiamato i soccorsi e riferito la dinamica della tragedia.

Via Perino è la strada che collega il lago di Nemi a Genzano, già nota per la sua pericolosità tanto che nel 2014 era stata chiusa per rischio smottamenti e ormai da un anno era soggetta a lavori di messa in sicurezza con l’obiettivo di creare un percorso pedonale sicuro. Il passaggio, nonostante i divieti, viene usato per raggiungere le spiagge del lago.

«Un attimo prima stavamo ridendo e scherzando, poi il dramma», è il racconto degli amici riportato dal Messaggero. «Fabrizio camminava insieme a noi, è una strada che conosciamo benissimo tutti. La percorriamo ogni volta che vogliamo andare in spiaggia. A un certo punto ci ha detto che voleva raggiungere il punto più alto del sentiero ed è corso via. Lo abbiamo seguito con lo sguardo, poi all'improvviso quel ramo si è spezzato ed è volato giù, è accaduto tutto in pochi secondi. Abbiamo provato a chiamarlo ma non rispondeva. A quel punto abbiamo capito che era accaduto l'irreparabile».

(Unioneonline)

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