La Corte d'Assise di Milano ha condannato all'ergastolo Rocco Schirripa, per l'omicidio del procuratore capo di Torino Bruno Caccia, ucciso dalla 'ndrangheta il 26 giugno 1983 con 17 colpi di pistola.

Il processo nei confronti del 64enne ex panettiere è ripartito da zero a causa di un vizio formale.

Schirripa, che si definisce "capro espiatorio" e che aveva annunciato lo sciopero della fame in caso di condanna, è in carcere da dicembre 2015, è stato arrestato a oltre 30 anni dal delitto di cui secondo i giudici è l'esecutore materiale.

Per l'omicidio è già stato condannato in via definitiva come mandante Domenico Belfiore, dell'omonima ndrina calabrese.

(Redazione Online/L)

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