Sale la paura di un incidente nucleare e in Italia è corsa allo iodio. Nella bozza del Piano nazionale per la gestione delle emergenze predisposta dalla Protezione civile si parla anche di iodioterapia.

"Sono state registrate richieste di ioduro di potassio nelle farmacie di tutt'Italia, soprattutto al Nord e nelle grandi città. Ma in Italia non c'è alcuno motivo per assumere pastiglie di iodio per contrastare l'inalazione di iodio radiottivo presente nell'aria poichè non ci sono centrali nucleari, né allarmi di fughe radioattive provenienti dall'Ucraina. Non solo, assumere iodio senza reale necessità potrebbe avere effetti controproducenti e produrre scompensi alla tiroide", spiega Roberto Tobia, segretario nazionale di Federfarma e presidente del Pgeu, il raggruppamento di cui fanno parte tutte le Federazioni degli Ordini dei farmacisti e le Associazioni nazionali delle farmacie europee dopo i diversi allarmi dall'Ucraina su possibili fughe radioattive in seguito ai combattimenti nei pressi delle centrali nucleari.

"In Italia non esiste alcuna indicazione terapeutica per l'uso dello ioduro di potassio - continua Tobia -, tanto che le pasticche di iodio sono preparazioni galeniche che i farmacisti fanno su richiesta, oppure esistono degli integratori che contengono anche iodio. Situazione diversa fuori dall'Italia: nel 1986 lo iodio fu consigliato alla popolazione di Chernobyl dopo l'incidente alla centrale nucleare".

“IRRAZIONALE” - "Negli ultimi due anni, le fake news hanno messo a repentaglio la salute degli italiani", afferma il presidente della Federazione degli Ordini dei farmacisti italiani Andrea Mandelli, che parla di una "frenesia senza senso" e chiede di non far prevalere "comportamenti irrazionali".

"In questo momento - spiega - non c'è alcuna emergenza riguardante le radiazioni e l'assunzione delle compresse di iodio come forma di prevenzione rispetto a una eventuale, futura esposizione alle radiazioni non ha fondamento scientifico. Di più, l'assunzione di iodio in maniera scriteriata può comportare danni gravi alla salute, in particolare alla tiroide".

(Unioneonline/L)

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