Ha portato all’esecuzione di sei misure cautelari, nei confronti di altrettanti indagati per ricettazione, l’operazione “Mida” condotta dai carabinieri di Ivrea insieme ai colleghi di Chivasso, Venaria Reale, Vercelli e Volpiano.

L’indagine era stata avviata nel febbraio 2023 e ha permesso di porre fine a un articolato sistema di ricettazione di importanti quantitativi di oro provento di attività illecita. Figura cardine è quella di un uomo di 86 anni, già noto alle forze dell’ordine per i suoi trascorsi criminali: aveva messo in piedi un fiorente mercato di oro rubato con la complicità di un gruppo di persone.

L’anziano andava di frequente nei campi nomadi di Ivrea, Chivasso e Verolengo per valutare, qualificare e quantificare i monili d’oro che gli venivano mostrati. Una volta acquisiti i preziosi, li ricettava nei compro oro compiacenti della provincia di Torino.

Nell’abitazione del “Dio dell’oro”, i militari hanno recuperato un bilancino di precisione, una pietra d’ispezione dell’oro, una lente d’ingrandimento e due fiale di acido reagente per oro, mentre a casa di altri indagati sono state rinvenute 5 ricetrasmittenti, 3.700 euro in contanti, un misuratore per anelli, una macchina conta soldi, vari monili in oro per un peso complessivo di 33 grammi, un finto cartellino di tecnico del gas e delle lettere adesive per targhe auto. Inoltre sono stati recuperati 566 grammi di oro.

Per il capofila 86enne è scattata la misura degli arresti domiciliari, ad altri cinque complici è stata applicata la misura dell’obbligo di dimora e per altri tre la denuncia in stato di libertà per ricettazione.

(Unioneonline/s.s.)

© Riproduzione riservata