«Con grande tristezza ho appreso del vile gesto che ha colpito la vostra famiglia, la profanazione della tomba di Enrico Berlinguer è un atto vandalico che ci offende tutti, un attacco a quei principi di rispetto e democrazia in cui lui credeva e sui quali ha basato la propria vita culturale e personale».
Comincia così la lettera di solidarietà e di piena vicinanza che il Presidente del Consiglio regionale della Sardegna Piero Comandini ha inviato questa mattina alla famiglia Berlinguer per esprimere «dolore» per l’atto vandalico messo a segno contro la lapide del politico sassarese.
«I suoi insegnamenti, per molti di noi in quegli anni giovanissimi, sono stati determinanti – prosegue Comandini nella missiva - per la nostra formazione, Lui aveva una grande fiducia nei giovani e nel futuro e i valori e i sentimenti che, delicatamente e quasi timidamente, esprimeva hanno condizionato le nostre vite.
Ecco che quando siamo adulti, se abbiamo avuto il privilegio di conoscerlo, ci ricordiamo con nostalgia di quell’uomo che ci ha lasciato una grande eredità umana, culturale e politica, un’eredità che ha definito il vissuto e da come è stato vissuto è dipeso che uomini e donne siamo oggi».
«Purtroppo, a volte, questi insegnamenti mancano o vengono dimenticati e allora capita che non si sa quel che si fa. Voglio credere che le mani che hanno agito per compiere il vile gesto abbiano agito con incoscienza, senza una intenzionalità mirata a colpire la memoria di un uomo che ha segnato la storia.
Continuerò – conclude Comandini – ad essere custode ma anche e soprattutto portatore di quei valori che mi ha trasmesso e che hanno contribuito ad essere l’uomo che sono».

(Unioneonline)

© Riproduzione riservata