Sono 52 i comuni protagonisti del settimo dei Cammini in Sardegna, come annunciato dall’assessore regionale al Turismo, Gianni Chessa, in occasione della firma del protocollo per l’attivazione e la gestione del nuovo percorso spirituale, storico e culturale.

Il “Cammino di santu Jacu” vede, in particolare, la collaborazione fra assessorato regionale al Turismo, Conferenza episcopale sarda e i Comuni di Mandas (capofila), Ardara, Aritzo, Assemini, Belvì, Bitti, Bolotana, Bonorva, Cagliari, Capoterra, Codrongianos, Dolianova, Gergei, Goni, Irgoli, Isili, Ittireddu, Laconi, Loculi, Lula, Meana Sardo, Monserrato, Mores, Narcao, Neoneli, Noragugume, Nugheddu Santa Vittoria, Nurallao, Nuxis, Onifai, Orosei, Osilo, Osidda, Ozieri, Pattada, Perdaxius, Porto Torres, San Nicolò Gerrei, Sant’Andrea Frius, Sedilo, Selargius, Sennori, Serri, Settimo, Siliqua, Silius, Sinnai, Siurgus Donigala, Soleminis, Sorgono, Sorso, Tonara oltre alla Municipalità di Pirri. 

«La Sardegna punta sul turismo lento e spirituale e sul coinvolgimento dei territori, con i loro amministratori, per completare la sua offerta turistica – ha aggiunto l’assessore Chessa – Il protocollo firmato con la Conferenza episcopale sarda, i corsi di formazione per guide turistiche religiose, la costituzione delle Fondazioni, strumenti necessari per la gestione delle risorse che la Regione intende investire su questi progetti, sono alcune delle azioni che dimostrano l’importanza strategica di questo segmento, che risponde ad una forte domanda nazionale e internazionale. Per la sua promozione, nel fine settimana, la Sardegna sarà presente a Milano per la fiera ‘Fa’ la cosa giusta’, dove proporrà percorsi suggestivi ed esclusivi nel cuore più autentico e profondo».

Con l’occasione «annunceremo anche la seconda edizione – prosegue Chessa – di ‘Noi camminiamo in Sardegna’, iniziativa in programma dal 3 all’8 ottobre 2023. Negli stessi giorni ad Alghero, sempre in tema di turismo all’aria aperta ed esperienziale, si terrà la Bitas, il principale evento di promozione e commercializzazione turistica che si tiene in Sardegna, con oltre cento tour operator internazionali, provenienti dalla Penisola e da alcuni Paesi europei ed extraeuropei (Germania, Austria, Regno Unito, Spagna, Francia, Danimarca, Svezia, Finlandia, Australia, Canada e Stati Uniti) che incontreranno oltre duecento operatori isolani». 

(Unioneonline/v.l.)

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