Le nuove tecnologie e gli strumenti di marketing cambiano le strategie per il turismo. Al ruolo consolidato delle Agenzie di viaggio e dei Tour operator si affianca una nuova figura: quella dei “travel influencer”, coloro che pubblicano metodicamente i contenuti dei loro viaggi sui social come  Instagram, Facebook e i canali YouTube, mentre i più giovani preferiscono Tik Tok e, in parte minore, Twitch.

 L’argomento è sempre più al centro degli studi universitari sul turismo e lo ha affrontato di recente Maria Grazia Verderame, nata a Ozieri, laurea in Scienze della Comunicazione a Cagliari, la quale ha calcolato che il settore travel – in questo caso il dato è del 2019 ma non ne inficia la validità – ha avuto una media di 35.000 follower per ogni influencer.  

Da troppi anni nell’isola si cerca di destagionalizzare il turismo, troppo legato all’immagine del mare che costringe l’attività in pochi mesi. Considerata l’importanza dei social, la prima constatazione è che gli Enti “ufficiali”, quelli che dovrebbero attrarre i turisti, hanno un basso numero di follower. Ci troviamo di fronte a pagine non aggiornate e con poca attrattività.

Perfino il profilo dell’Ente Parco di La Maddalena, pur curato nei minimi particolari, è deficitario: “La pagina, attiva da sette anni, è seguita solo da 2.335 follower e possiede in tutto 280 contenuti caricati”.

Molte pecche anche sul sito dell’assessorato al Turismo, presente su Instagram con il nome Visit Sardinia. Al momento di scrivere la tesi, Verderame notava che non erano stati pubblicati contenuti da oltre 180 giorni; come dire, una promozione ad andamento lento. 

L’analisi statistica si basa su un programma, www.followerstat.it,  che ci fa entrare nel mondo degli influencer, viaggiatori instancabili, testimoni di luoghi, cibi e sentimenti. E soprattutto con un seguito importante.

Nella tesi vengono indicati gli influencer più seguiti e diventati collaboratori di un Tour operator nazionale; c’è chi è titolato per aver fatto il giro di mezzo mondo a piedi e chi ama un solo territorio. Poi gli influencer locali e, a voler sottilizzare, anche qui ci troviamo di fronte a contenuti che in buona parte riguardano il mare e le spiagge da sogno.

È determinante – secondo Verderame – centrare il target per individuare le caratteristiche del prodotto turistico. La vacanza all’aria aperta è molto apprezzata dagli stranieri e i tedeschi risultano i primi per recensioni inserite, mentre i polacchi sono al primo posto per livello di soddisfazione. La tesi si conclude con la necessità di costruire una strategia dell’offerta turistica, magari attuando una pianificazione attraverso i social media e promuovere non solo le bellezze dell’isola ma anche i benefici del clima che può consentire a chi vive in paesi freddi di venire nell’isola anche in pieno inverno.

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