L’emergenza Covid è finita, come ha dichiarato ufficialmente l’Oms, e anche la Sardegna si prepara a riorganizzare la sanità. L’ultimo decreto emanato dall’assessore Carlo Doria prevede una nuova strategia in tre fasi, con l’introduzione di una fase “zero” in cui non saranno più attivi reparti Covid a bassa intensità negli ospedali dell’Isola.

«L’attuale quadro epidemiologico nazionale – dichiara l’assessore della Sanità – è caratterizzato da un importante abbassamento dell’incidenza con un dato che si assesta di poco al di sotto dei 33 casi per 100mila abitanti, notevolmente inferiore rispetto ai 226 casi per 100mila abitanti dello scorso dicembre».

Siamo dunque in piena fase post-pandemica e la priorità «è quella di garantire ai nostri ospedali la massima capacità assistenziale e la riapertura di tutti i servizi temporaneamente ridotti per far fronte all’emergenza Covid».

«La rimodulazione che stiamo effettuando – continua Doria - va appunto nella direzione di garantire la migliore qualità d’assistenza a tutti i pazienti ospedalizzati, sulla base della loro patologia prevalente e non in funzione o meno di positività al virus Sars Cov2, mantenendo allo stesso tempo ogni precauzione per impedire la circolazione di tutti i patogeni per via respiratoria e tutte le buone pratiche per la protezione dei pazienti più fragili».

L’assessorato ha disposto che l’attivazione o disattivazione di posti letto dedicati ai pazienti poisitivi al Covid saranno determinate dall’andamento della curva dei contagi e sulla base della saturazione dei posti letto, in numero crescente secondo quanto indicato per le tre fasi 0, 1 e 2.

Saranno i direttori sanitari delle aziende, tramite i bed manager, a garantire un flusso di dati aggiornato. Eventuali trasferimenti di pazienti positivi da presidi ospedalieri non dotati di reparti Covid19 verso altri ospedali saranno invece gestiti dal bed manager regionale. 

(Unioneonline/L)

 

 

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