Si finge poliziotto e lo truffa per oltre 800 euro. È quanto sarebbe capitato a un quarantatreenne di Sassari che ieri, nel tribunale del capoluogo turritano, ha deposto in aula raccontando la sua storia.

Iniziata nel 2020, in piena pandemia, quando diventa amico di un cinquantaseienne che gira con auto di pregio e sostiene di essere un rappresentante delle forze dell’ordine. «Millantando», come riferisce l’imputazione, «di essere un agente di polizia in servizio presso la sezione narcotici, simulando conversazioni telefoniche con i colleghi della polizia di Stato».

In realtà l’imputato è un ex carabiniere, allontanato dall’Arma per motivi disciplinari, che un giorno avrebbe riferito alla presunta vittima di avere il bancomat smagnetizzato e di non poterlo sostituire presto a causa del lockdown che, 4 anni fa, bloccava il Paese. La parte offesa gli crede prestandogli la sua carta del reddito di cittadinanza per poter fare qualche piccola spesa.

In cambio il 56enne gliela svuota restituendogliela dopo oltre un mese di continui solleciti. Per questa ragione ora si procede per truffa contro l’imputato, difeso dall’avvocato Claudio Mastandrea, mentre la parte civile è assistita dalla legale Anastasia Fara. 

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