Tre risse in via San Donato, a Sassari, nel corso di una sola notte. «Appena di più - riferisce un residente- della media giornaliera». Tra sabato e domenica l’escalation di pugni e calci provocata da un solo motivo: lo spaccio di droga.

È un fatto notorio che nella parte bassa di Corso Vittorio Emanuele domini lo smercio di stupefacenti, un allarme sociale causa di retate delle forze dell’ordine nei mesi scorsi, soprattutto dopo la sparatoria di ottobre 2023.

«Ma adesso è peggio di prima, molto peggio - raccontano gli abitanti delle vie limitrofe - Adesso ci minacciano e agiscono da padroni».

Sotto la protezione dell’anonimato, chi vive nella zona lamenta che il vaso è colmo. «Non viviamo né dormiamo più - spiegano - vanno avanti tutto il giorno tra urla, spaccio, prostituzione».

In seguito allo sparo di sette mesi fa, avvenuto a due passi dalla scuola di San Donato, la comunità si era raccolta in una fiaccolata per la legalità. Facendo nascere anche una piazzetta, davanti all’istituto, abbellita da piante su cui, solo due giorni fa, si sono accaniti i vandali, strappando fiori e radici e cospargendo di terra e rifiuti l’intero perimetro. «Basta farsi un giro per rendersi conto che quell’iniziativa non ha cambiato nulla».

L’area è descritta come una zona franca dove i pusher si sentono liberi di agire indisturbati. «Per non parlare delle feci e delle urine che lasciano dappertutto, anche in mezzo alla strada».

Una situazione al limite che porta anche i residenti storici a pensare di arrendersi. «Pur avendo pagato il mutuo - dichiara un abitante - siamo pronti ad andarcene. È assurdo ma ci toccherà prendere una casa in affitto murando l’ingresso di quella che abbiamo nel centro storico».

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