Caccia all’uomo in tutta la Sardegna per cercare di risalire ai componenti del commando armato che ieri mattina hanno scatenato l’inferno al bivio di Siligo della Carlo Felice per la rapina ai tre portavalori della Vigilpol, che ha fruttato un bottino di 4 milioni di euro.  

Il riserbo sulle indagini è massimo: oggi sono state effettuate numerose perquisizioni e l’attenzione degli inquirenti è concentrata in particolare sul Nuorese. E ci sono dei sospettati, che potrebbero aver agito anche a Giave a dicembre del 2022  e vicino a Tertenia appena due mesi fa, con modalità molto simili, sempre degne di un gruppo addestrato.

Stando a quanto trapela, uno dei banditi sarebbe rimasto ferito – ma non è chiaro in quale entità – nelle primissime fasi dell’assalto, quando l’ecocompattatore dei rifiuti utilizzato dai rapinatori per bloccato il passaggio è stato speronato da uno dei blindati che dovevano essere ripuliti. Non è chiaro se il bandito sia rimasto incastrato all’interno o se sia stato sbalzato sull’asfalto. Ma durante l’azione è stato visto zoppicare vistosamente e potrebbe essere stato costretto a fare ricorso a delle cure.  

Nell’impatto, violento, è rimasta ferita al volto e alla testa anche una guardia giurata della Vigilpol (guai fisici anche per un collega). 

(Unioneonline/E.Fr.)

© Riproduzione riservata