Giace sugli scogli ormai da due settimane, sotto la chiesetta di Balai Vicino, ormai in stato di decomposizione avanzato. La carcassa di un delfino, rinvenuta sul litorale di Porto Torres il 2 febbraio scorso, non è stata mai rimossa. Dalle mareggiate delle settimane scorse è stato risucchiato dal mare e riportato dalle onde sulle rocce, da cui spunta rendendosi visibile dalla spiaggia e dalla passeggiata lungo la pista ciclabile.

Attira l’attenzione per il forte odore nauseabondo. L’animale, della specie tursiope adulto, privo di parte della testa, è lungo oltre due metri e mezzo e con un peso di circa 150 chilogrammi. Era stato registrato dagli esperti del Crama, il Centro recupero animali marini dell’isola dell’Asinara. Lo smaltimento è di competenza del Comune di Porto Torres.

Finito incagliato sulle rocce per le forti mareggiate dei giorni scorsi poteva essere affondato per decomporsi naturalmente in mare. Operazione che si prospetta non facile proprio per il luogo impervio in cui si trova, difficile da raggiungere. I residenti chiedono opportuni interventi di rimozione dell’animale. 

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