Stretta sulla Tari nel Comune di Porto Torres. Circa 500 mila euro di tassa rifiuti risulterebbero non versati dalla N.Spa, l’azienda che opera nella zona industriale. L’Ente si è costituito in giudizio a seguito  del ricorso della società, notificato il 13 dicembre scorso, davanti alla Corte di giustizia Tributaria di I° di Cagliari, contro l’Agenzia delle entrate di Cagliari e contro il Comune turritano per l'annullamento dell’intimazione di pagamento Tari, relativa agli anni d’imposta 2015, 2016, 2017, 2018, 2019 e 2020, emesso per un importo pari a 495mila e 689 euro.

Il Comune per dimostrare l’infondatezza del ricorso si è costituita in giudizio incaricando il legale interno Fabrizio Bionda. L’udienza di appello è prevista il prossimo 8 gennaio. L’Ente continua nel suo percorso di verifiche e recupero, tramite avvisi di accertamento, delle imposte sulla casa e quelle sui rifiuti non versate negli anni da imprese, enti e cittadini. Nel bilancio di previsione l’ammontare del fondo crediti di dubbia esigibilità è pari a circa 30milioni di euro. Tasse su Imu, Tari, multe per violazione del Codice della strada e diritti di concessione mai riscossi.

Per l’amministrazione comunale è tempo di stringere il cerchio attorno ai contribuenti inadempienti, in particolare le grandi società. Sono centinaia le lettere inviate nei mesi scorsi dagli uffici comunali e che arriveranno nelle case dei morosi per i tributi locali mai versati. Atti di notevole valore economico, considerando che i mancati introiti hanno generato un “buco” non da poco per le casse comunali e che l’ente prospetta di recuperare da questa operazione che riguarda l’evasione dell’Imu e della Tari. Risorse importanti per la funzionalità di un ente pubblico, necessarie per garantire la quantità e la qualità dei servizi offerti. 

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