La forza di risollevarsi, la capacità di riprendere a vivere nonostante le disavventure e le avversità del destino. Un tema sempre attuale, ripreso e tracciato sulla sabbia del litorale di Sorso dall’artista nuorese Nicola Urru.

Questa volta ha scelto il quinto pettine del litorale di Platamona per disegnare sulla spiaggia l’immagine “Post fata resurgo”, una locuzione latina che significa “dopo la morte mi rialzo”, ovvero il motto della Fenice, l’uccello sacro agli antichi egizi. 

«C'è qualcosa che possiamo ricavare dal dolore, come da qualsiasi altro lato della vita e, non conoscendo il nostro destino, siamo obbligati a vivere ciascun attimo, compreso quello impregnato di sofferenza», dice Nicola Urru. «Chissà se l’anima è così capace di piegarsi ad ogni condizione, eppure poi ricompattarsi, espandersi, farsi più piena, più saggia», commenta, «me lo chiedo ogni volta che assisto alla rinascita, spesso lenta ma inarrestabile, di tante persone che conosco».

Ancora una volta quella scultura effimera di sabbia che il mare cancella e si porta via riesce a colpire, per le sue dimensioni, per il suo significato profondo. 

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