L'arte non è solo intrattenimento, ma anche testimonianza, solidarietà e impegno. Il direttore del Premio S'Empatia, Moreno Solinas, ha spiegato: “Se c’era qualcuno, o qualcosa da premiare, erano quei progetti che proprio in questo momento si occupano di lavoro artistico ed empatico in Palestina”. Questa la motivazione per spiegare l'assegnazione al progetto Palestine Humanitarian Response Campaign (PHRC) del 2° Premio S'Empatia, intitolato alla memoria di Carlo Solinas, imprenditore e operatore culturale sassarese.

La proclamazione si è svolta a Sassari nello Spazio S'Ala nel corso di una serata caratterizzata anche da un dress code a tema “S'indria/sindria/anguria/watermelon”.

Fondato dall’attivista palestinese residente all’Aia Awni Farhat insieme a un gruppo di volontari e volontarie subito dopo l’invasione israeliana della Striscia di Gaza, il Palestine Humanitarian Response Campaign, oltre a portare nella Striscia rifornimenti di medicinali e di abiti caldi, ha creato alle porte del campo profughi di Rafah il Villaggio dei Bambini, in cui i più piccoli vengono aiutati ad affrontare e superare, attraverso il gioco, lo storytelling, la creatività e la socializzazione il trauma cui sono quotidianamente esposti.

Il team del Palestine Humanitarian Response Campaign (a cui è andato un assegno di 1500 euro) ha inviato un messaggio di ringraziamento e sottolineatol’entusiasmo suscitato a Rafah dall’attribuzione del premio. Per noi è un grande onore, soprattutto per quelli che lavorano sul campo. La lotta quotidiana per la sopravvivenza può fare sentire i bambini e i ragazzi abbandonati, ma il Villaggio dei Bambini è una testimonianza che noi non ci dimentichiamo di loro. Il premio ricevuto da S’ALA dimostra che neanche il mondo si è dimenticato di loro”.

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