Assoluzione ieri in tribunale a Sassari, perché il fatto non sussiste, per i tre imputati del bando per la continuità territoriale del 2017.

Una vicenda che, anni fa, vide finire sotto accusa sei persone con le accuse di abuso d'ufficio e turbata libertà di procedimento di scelta del contraente. Stralciata la posizione di tre di loro, e caduto nel 2022 il reato di abuso di ufficio, rimaneva in piedi il secondo a carico di Mario Peralda, ex direttore generale della Sogeaal, la società che gestisce lo scalo algherese, Raffaele Ciaravola, responsabile “Marketing Aviation” Sogeaal e Roberto Mascellaro, manager della società “Pwc Italia” incaricata dalla Regione di redarre il Bando Turismo.

Secondo la procura gli imputati «mediante collusioni consistite in email e telefonate con i rappresentanti delle compagnie aeree turbavano la procedura aperta informatizzata, suddivisa in lotti, per l'affidamento dei servizi di promozione e comunicazione finalizzati alla destagionalizzazione del turismo della Sardegna nei mercati di riferimento». Questi avrebbero pianificato, così l'imputazione, «la scelta del contraente concordando le destinazioni e le somme da erogare per ogni lotto di gara».

E se il pm Angelo Beccu ha chiesto l'assoluzione perché il fatto non costituisce reato gli avvocati difensori hanno evidenziato come il bando non abbia subito alcun tipo di preconfezionamento e che le relazioni con le compagnie erano intese a massimizzare la possibilità di accedere al bando evitandone il flop. I legali erano Nicola Satta per Peralda, Stefano Porcu per Ciaravola e Agostinangelo Marras per Mascellaro. Il collegio era presieduto da Giancosimo Mura, a latere Monia Adami e Sara Pelicci.

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