La rete fognaria dell'Asinara è insufficiente e il carico di turisti, destinato ad aumentare con l'avvicinarsi dell'estate, non farà che aggravare la situazione di degrado igienico-sanitario. Ed è scontro fra gli uffici tecnici del Comune di Porto Torres e il sindaco, che si è rifiutato di firmare un'ordinanza per limitare gli accessi all'ex isola-carcere.

L'ATTO - Un'ordinanza igienico sanitaria sulla limitazione delle presenze era stata richiesta dal dirigente dell'Area tecnica - l'ingegner Claudio Vinci - dopo l'ultima situazione di emergenza che ha obbligato gli uffici a chiedere l'intervento degli autospurgo per evitare lo sversamento dei reflui fognari, accumulati a seguito del maggior afflusso di persone.

IL RIFIUTO - Un'istanza non accolta dal sindaco Sean Wheeler che ha preferito non firmare alcun provvedimento cautelativo nonostante l'allarme del dirigente il quale riteneva «assolutamente indispensabile procedere, senza indugio alcuno, con la limitazione degli accessi all'Asinara mediante ordinanza sindacale - scrive nella relazione - garantendo l'ingresso esclusivamente alle forze dell'ordine impegnate nella sorveglianza sull'isola e al personale strettamente necessario per assicurare la sopravvivenza degli animali e delle piante».

L'assenza di gestione del sistema idrico integrato ormai obsoleto e fatiscente «è fonte di grave emergenza igienico sanitaria in quanto a Fornelli e Cala Reale la gestione dei reflui avviene mediante vasche di accumulo, - spiega nella relazione il dirigente - che, non svuotate tramite autospurgo e ormai al limite della loro capienza, potrebbero comportare uno sversamento dei reflui con conseguente danno all'ambiente anche marino».

I PRECEDENTI - Circostanze che si ripetono da quando è scaduto l'ultimo affidamento della gestione alla società in house Multiservizi - il 28 febbraio scorso - e rinnovato solo di recente per mancanza di risorse ma che faranno slittare l'assegnazione a giugno quando il servizio diventerà operativo. Nel frattempo gli uffici chiedono l'intervento costante di un idraulico per effettuare i controlli sulla potabilizzazione dell'acqua, autorizzando il depuratore di Cala d'Oliva seppure privo di collaudo.

IL COMUNE - Anche l'assessore all'ambiente, Cristina Biancu ha chiesto aiuto ad Egas affinché Abbanoa collabori mettendo a disposizione due autospurgo. Critico il consigliere Davide Tellini autore dell'accesso agli atti: «Il danno di immagine che ciò potrebbe causare al sistema turistico avrebbe costi inimmaginabili». Tellini ha chiesto «un intervento urgente della Regione perché prenda in mano la situazione».

Mariangela Pala

© Riproduzione riservata