Il Corpo forestale ha avviato indagini sull'abbattimento di un ginepreto secolare, esteso circa un ettaro, all'interno di un'area ad altissima tutela ambientale, ricadente nel perimetro del Parco naturale regionale di Porto Conte, vicino ad Alghero.

Da quanto si apprende, il ginepreto è stato raso al suolo senza alcuna autorizzazione, insieme ad altre numerose essenze arboree che dimoravano al suo interno.

Gli stessi forestali, coordinati dal comandante dell'ispettorato di Sassari, Giancarlo Muntoni, sono intervenuti per impedire che il danno ambientale fosse ulteriormente esteso, procedendo in queste ore al sequestro di tutta l'area che include anche l'hotel Capo Caccia.

(Unioneonline/l.f.)

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"Purtroppo in brevissimo tempo hanno distrutto la vegetazione di pregio", spiega il direttore del corpo forestale di Sassari, Giancarlo Muntoni, "e devono aver lavorato anche la notte, perché nel giro di pochi giorni sono riusciti a tagliare una sessantina di pini molto grandi e numerose piante di ginepro con fusti del diametro di 35 centimetri". Uno scempio di cui adesso si occuperà l'autorità giudiziaria. Le indagini dovranno stabilire eventuali responsabilità, sia da parte della proprietà (una cordata capeggiata da Francesco Biasion), sia dell'impresa esecutrice che ancora non è stata identificata. Le indagini sono in corso.

Caterina Fiori
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