Ortacesus ha ospitato la seconda tappa di Trexenta Experience, la manifestazione autunnale che propone un suggestivo viaggio tra le bellezze archeologiche, gli antichi mestieri, la musica, la cucina, le feste religiose e i segreti di una terra tutta da scoprire. A seguire ci saranno gli appuntamenti di Pimentel, Guamaggiore e Siurgus Donigala.

Quella andata in scena a Ortacesus è stata una giornata all’insegna della curiosità e dell’entusiasmo, con protagonisti i bambini che hanno ascoltato con attenzione le descrizioni coinvolgenti dell’archeologa Ottaviana Soddu durante la visita alla fonte bizantina di Mitza de s’Orrù e dei resti della chiesa campestre di San Bartolomeo. Gli esperti della cooperativa locale Su Corongiu hanno invece raccontato a un folto pubblico di appassionati spettatori – di tutte le età – la storia affascinante della necropoli di Mitza de Siddi, che custodisce ancora tanti misteri. Sotto la guida attenta degli Arcieri Storici di Sanluri, grandi e piccoli si sono cimentati nel tradizionale tiro con l’arco, disciplina che risale addirittura alla Preistoria. Nel Museo del Grano si è tenuta la degustazione dei prodotti locali: il pane fragrante cotto al forno, la salsiccia fresca, il pecorino, e il vino che riflette l’anima di un territorio dalle mille sfaccettature attraverso le parole dell’enologo Onofrio Graviano. La serata si è conclusa con i balli tradizionali accompagnati dalle launeddas di Giovanni Tronci.

L’obiettivo del programma triennale di Trexenta Experience è promuovere i siti archeologici dei territori che divengono luoghi di narrazione e di conoscenza di antichi mestieri e tradizioni. «La Trexenta è una terra ricca di fascino archeologico che sta richiamando visitatori da tutto il mondo», ha detto la sindaca di Ortacesus Maria Carmela Lecca.

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