La Dog house è finalmente pronta a entrare in funzione. Manca ancora la firma tra il Comune e l’impresa che si è aggiudicata l’appalto, ma la struttura di via Le Serre a Quartucciu potrà essere depennata dall’elenco delle strutture comunali incomplete e inutilizzate.

Pronta ormai da tempo per l’affidamento di gestione, tra vari rinvii e cavilli burocratici non ha mai realmente visto i cancelli aprirsi, se non eccezionalmente nell’autunno del 2021 per il “Chip Day”, la campagna di sensibilizzazione voluta proprio dall’amministrazione comunale, sommersa dalle segnalazioni sui cani e gatti randagi che vagavano - e vagano ancora oggi – nel territorio quartuccese. Il progetto attuale prevede un ricovero per cani, un angolo dedicato alla toelettatura, un centro veterinario e una rivendita di prodotti per gli amici a quattro zampe.

«Ormai ci siamo», afferma il sindaco Pietro Pisu, «tra la chiusura della procedura e l’organizzazione del lavoro si potrà aprire in pochi giorni». La Dog house fa parte di quelle strutture che sono state progettate e realizzate a partire dagli 2000 con la legge 37 del 1998 finalizzata all’occupazione, negli anni in cui la città era amministrata dalla Giunta di Pierpaolo Fois, ma rimasta per tanto tempo un progetto sulla carta, perché pare che una struttura di questo tipo non potesse sorgere in un’area di servizio.

«È stata realizzata in un’area S, ossia una zona che poteva essere utilizzata anche per verde attrezzato, dove ci possono essere varie attività. Tutte le concessioni edilizie rilasciate, benché illegittime, se decorre un anno dal rilascio e nessuno le impugna sono valide e non possono essere annullate», ha più volte detto l’ex sindaco Fois, sottolineando dunque che nulla negli anni ne ha impedito l’apertura. 

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