Un anticipo di Sa Die de sa Sardigna, oggi sabato 13 aprile, nel cimitero di Père-Lachaise a Parigi.  In una "Ville Lumiere"  inondata di sole, l’omaggio al patriota sardo Michele Obino, sacerdote e giurista, nato a Santu Lussurgiu, amico di Giovanni Maria Angioy, uno dei protagonisti dei moti antifeudali alla fine del Settecento, morto in esilio a Parigi, nel 1839 a 76 anni, e sepolto nel camposanto più visitato al mondo.

Sulla sua tomba, scoperta pochi anni fa dalla ricercatrice Adriana Valenti Sabouret, sono stati deposti una corona di fiori e un mazzo di tulipani rossi. Una cerimonia semplice, essenziale, a cui ha partecipato un gruppo di sardi e francesi, voluta dalla stessa studiosa, dall’Assemblea nazionale sarda (Ans) e dalla Corona de Logu per ricordare il grande lussurgese e tutti i protagonisti della rivolta anti-feudale che si è sviluppata nell'Isola sull'onda della Rivoluzione francese.

La cerimonia (foto Rais)
La cerimonia (foto Rais)

La cerimonia (foto Rais)

La storica dell’arte Giulia Olianas, alla celebrazione in rappresentanza dell’Ans, ha spiegato che «l’associazione ha avviato una raccolta fondi per il restauro del monumento funebre di Michele Obino che oggi ha bisogno di un urgente intervento di recupero. Non dobbiamo dimenticare una vicenda gloriosa e le storie esemplari dei rivoluzionari sardi».

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