Le tradizioni sarde del mondo dell’infanzia, soprattutto quelle legate alla musica, saranno il tema che caratterizzerà quest’anno “Non solo Incontri di Musica Popolare”, l’iniziativa del Gruppo Onnigaza arrivata alla XXXVIII edizione. Gli incontri si terranno nell’auditorium comunale di Ghilarza venerdì 8 dicembre e domenica 10, sempre alle 17.

Venerdì si inizia con “Anninnias, duru duru, tai tai: i contesti e i repertori cantati per l’infanzia”.  Il repertorio dei canti tradizionali per l’infanzia offre la possibilità di riflettere sui contenuti, sugli aspetti linguistici dei testi, sulle varietà differenti diffuse in tutta l’area regionale, sui loro ritmi e la loro musicalità. Si tratta quasi esclusivamente di repertori femminili, cantati da mamme e nonne, eseguiti per addormentare i più piccoli o per distrarli con brevi brani ritmati o impegnarli con veri e propri “giochi cantati”. A parlarne sarà Antonio Murru, storico delle tradizioni popolari.

Il giovanissimo organettista Giovanni Boeddu (10 anni) suonerà diversi balli della tradizione sarda e racconterà della sua passione e delle sue  esperienze.

Domenica si tratterà il tema “Il mondo dell’infanzia tradizionale in Sardegna”. Si continuerà a parlare di tradizioni musicali, ma anche di altro, nel secondo incontro che avrà come relatore ancora Antonio Murru. Gli argomenti saranno i canti eseguiti in precise occasioni dell’infanzia (per esempio i battesimi), ma si parlerà anche dell’abbigliamento della prima infanzia e del cibo, in particolare dei pani e delle questue fatte ancora oggi dai bambini in occasione di alcune feste.  

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