Paratie più larghe nello stagno di Santa Giusta. Ciò significa più ossigeno nell’acqua, più pesci e fatturato più consistente. Per i pescatori che gestiscono la peschiera di Pesaria, nello stagno di Santa Giusta, collaudata diversi giorni fa dai tecnici della Regione dopo l’importante progetto di ristrutturazione grazie a un milione di euro finanziato nell’ambito della Programmazione territoriale diversi anni fa, da pochi giorni è iniziata una nuova era. E già si capisce.

«Le paratie ora sono larghe circa 5 millimetri in più rispetto a quelle vecchie - spiega il presidente del Consorzio Emanuele Cossu - Questo vuol dire che nella peschiera entra più ossigeno. I pesci quindi, sia quelli che provengono dallo stagno sia quelli che arrivano dal mare, entrano molto più facilmente. In sostanza sono attirati dalle condizioni dell’acqua nettamente migliori. Così sosteniamo noi che lavoriamo nello stagno da sempre, ma anche gli esperti che hanno messo nero su bianco il progetto. I lavori, grazie ai quali la struttura in cemento dove da sempre viene catturato il pesce, realizzata 50 anni fa, è stata demolita e realizzata da capo, come anche le passerelle e i lavorieri, servivano anche a migliorare la produttività della laguna». 

Quindi più lavoro ma soprattutto più prodotto e quindi un fatturato migliore. «Questo è ciò che ci aspettiamo  -  va avanti il presidente Cossu - Abbiamo già visto dai primi giorni di lavoro nella nuova struttura che la quantità del pesce è aumentata. Senza dimenticare che avere l’acqua con più ossigeno significa evitare le morie quando le temperature sono molto alte». 

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