Il collaudo è stato fatto, ora tutti in acqua per riempire nuovamente le reti. Questa mattina i tecnici della Regione hanno accertato e verificato la validità dei lavori svolti per la realizzazione della nuova peschiera di Pesaria, nello stagno di Santa Giusta. Passaggio necessario e obbligatorio prima di dare l’ok per l’utilizzo della struttura che, dopo 30 anni di disagi,  non è più pericolosa e fatiscente.

L’intervento di ristrutturazione è stato possibile grazie a un milione di euro finanziato nell’ambito della Programmazione territoriale. «Il collaudo è andato a buon fine, non è stata riscontrata nessuna anomalia - commenta il presidente del Consorzio Emanuele Cossu che ha seguito i lavori da vicino da maggio scorso assieme al suo vice Marco Pili -  Finalmente non rischiamo più di farci male. La struttura stava cadendo a pezzi. Per noi era un pericolo continuo». Cossu ci tiene a fare diversi ringraziamenti: «È giusto ringraziare l’ex sindaco di Santa Giusta Antonello Figus che tempo fa riuscì ad ottenere il finanziamento. Ma anche l’attuale vice sindaco Pierpaolo Erbì che in questi anni si è occupato del progetto. Poi la Regione e tutte le persone che hanno eseguito i lavori, dai tecnici all'impresa».

Ora per i pescatori inizia una nuova era. Grazie a questo intervento dovrebbe aumentare anche la quantità di pesce e quindi il reddito: «Le paratie dopo i lavori sono molto più larghe - spiega ancora Cossu - cioè vuol dire che nello stagno entrerà più ossigeno. Le condizioni dell’acqua saranno nettamente migliori». La ditta vincitrice del bando promosso tempo fa dal Comune prima ha prosciugato lo specchio d’acqua, poi la struttura in cemento dove da sempre viene catturato il pesce, realizzata 50 anni fa, è stata demolita e realizzata da capo. Molte strutture in ferro invece sono state risanate. Come anche le passerelle. C’è stato poi il rifacimento dei lavorieri.

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